Molluschi: additivazione con E330 (acido citrico)

TAFF: Talkin´about Food Forum

Sei qui: Legislazione Alimentare --> Molluschi: additivazione con E330 (acido citrico)

Se desideri rilasciare nuove dichiarazioni, scaricare files, rispondere direttamente agli autori delle dichiarazioni presenti all'interno di questa discussione, dal titolo Molluschi: additivazione con E330 (acido citrico), occorre effettuare il login, previa registrazione al Forum. Per maggiori dettagli puoi consultare la F.A.Q.

Oggetto:

Scusate l'ignoranza ma mi sfugge quale sia la funzione utile di siffatto additivo (regolatore di acidita  questo l'ho capito)  in molluschi cefalopodi  freschi  , decongelati .

Grazie Robert

 


replyemailprintdownloadaward

Oggetto: Molluschi: additivazione con E330 (acido citrico)
provaprovaprovaprovaprova

Oggetto:

Scusatemi se rinnovo il quesito.  L'additivo E 330 (appartente alla categoria dei cosidetti correttori di acidità) in un prodotto della pesca (molluschi cefalopodi nel caso in specie) , svolge la sua primaria funzione . Cioè di regolatore di Acidita . Oppure (come del resto non espressamente vietato dalle norme sull'additivazione) svolge nel prodotto un effetto non coicidente col principale (Ad esempio conservativo)  di regolatore di acidità?

In caso affermativo è ancora leggittimo definire tale additivo in etichetta  come "Correttore di acidità" ?

 

Saluti a tutti

Robert


replyemailprintdownloadaward

Oggetto:

L'attuale normativa sull'etichettatura (decr.to leg.vo 109/92) prevede che gli additivi vengano dichiarati precisando il nome della categoria di appartenenza. Le caratteristiche di tali categorie sono definite dal D.M. 27 febbraio 1996 n. 209 (Regolamento concernente la disciplina degli additivi alimentari consentiti nella preparazione e per la conservazione delle sostanze alimentari), il quale stabilisce, inoltre, che (art. 2, comma 3):

" L'inserimento di un additivo alimentare in una delle categorie dell'all. I avviene conformemente alla funzione principale normalmente svolta dall'additivo in questione. La classificazione dell'additivo in una categoria non esclude peraltro la possibilità che tale additivo sia autorizzato per altre funzioni."

In altre parole, è il fabbricante che stabilisce legittimamente come classificare gli additivi che impiega.  Nel caso in questione, peraltro, non è escluso che la reale funzione dell'E330N

Nel caso in questione, è peraltro possibile che, con buona pace di quanto dichiari il produttore, l'E330 svolga in realtà (anche) altre funzioni (antiossidante?), addirittura prevalenti rispetto a quella dichiarata in etichetta.

 


replyemailprintdownloadaward

Oggetto:

Grazie Alf . Sempre esaustivo e altamente professionale  . Ritengo  che nel caso di specie  svolga una funzione diversa . Lo penso in quanto (ma potrebbe essere stato unicamente un tentativo per annullare la sanzione pecuniaria ) .Circa due anni fà venni a conoscenza di una sanzione irrogata in sede di vigilanza  ad una ditta (operante nel settore della pesca) . Ditta la quale  nell'etichettatura corredante gli imbalaggi globali annoverava nella categoria degli additivi ad azione conservativa  l'acido citrico .  Ingrediente questo sulla base dell'allegato al vecchio 109/92 (piu volte modficato ) veniva annoverato per contro nella categoria dei regolatori di acidita .

Nonostante la memoria difensiva inoltrata , dalla ditta  tutta incentrata  su azione a carattere conservativo  che l'additivo di cui sopra  , in riferimento a questa categoria di prodotti avrebbe svolto  come azione principale .

L'autorità competente per la specifica materia (in Toscana la Regione) , respinse la memoria  basandosi sulla categorizzazione desumibile in sede di allegato dal piu citato D.lgsvo 109/82 .

Alf ,colgo questa occasione per esporti un quesito (Effettivamente molto strano) circa il verbo utilizzato dal D.lgsvo 108/92 in sede di articolo 4 comma 5 dal Decreto legislativo 108/92 . il quale disciplina  l'attestazione di conformità , rilasciata dal produttore all'utilizzatore dei materiali (Nel caso di specie vaschette plastiche per prodotti gastronomici preparati in un laboratorio annesso alla grande distribuzione . Mi spiego meglio in alcune versioni del testo  si usa l'espresssione (relativa alla ditta utilizzatrice) . "La ditta deve essere fornita"......omisisis  . In altri relativi allo stesso Decreto legislativo  si legge invece : Il prodotto deve essere acompagnato ............... E una cosa alquanto strana  Inoltre a livello di eventuali contenziosi l'adoperare (A mio modesto avviso no) uno dei due verbi inquadrerebbe (secondo alcune tesi) ipotesi diverse per l'applicazione di eventuali sanzioni .

Sei al corrente se il verbo utilizzato  in origine (E sinceramente non riesco a capire quale) abbia subito delle modifiche ? .

E mia opinione personale comunque  che a prescindere del verbo utilizzato (Anche alla luce dei piu recenti Regolamenti comunitari) , la mancata esibizione di un documento( secondo me molto importante )  dopo un congruo periodo dalla richiesta (Oltre trenta giorni) , senza  fornire motivazioni innopugnabili circa il suo mancato invio configura la sanzione pecuniaria prevista .

 E Cosa molta  italiana  questa . Magicamente dopo la notfica degli estremi della sanzione  il documento salta fuori  (A quasi due mesi dal controllo e contestuale prelievo )  Ed anzi un altra copia  viene allegata alla memoria difensiva . Sostenendo la tesi (piuttosto bizzara)  che e sufficiente la mera detenzione del documento presso la sede Legale (Ubicata a circa 300 km dalla succursale tutt'altro che piccola della succursale di questa catena di distribuzione )  La norma e molto chiara ed agevole lettura .Il Soggetto Commerciale che utilizza i materiali a contatto  (Sia esso succursale o altro) deve essere munito dell'attestazione di cui trattasi  .

A meno che non fornisca tempestivamente all'organo di controllo  validi e fondati motivi inerenti la momentanea assenza presso la succursale  che utilizza in vasta scala i contenitori plastici della cosidetta "Attestazione di conformità o di altra documentazione equipollente rilasciata , se non erro da un laboratorio pubblico .

 

Salutoni Robert .

 

 

 

 


replyemailprintdownloadaward

Oggetto:
NORMATTIVA riporta:
5.  I  materiali  ed oggetti destinati a venire a contatto con le sostanze  alimentari  devono  essere accompagnati, nelle fasi diverse dalla vendita al consumatore finale, da una dichiarazione che attesti la conformita' alle norme loro applicabili rilasciata dal produttore.
e non sono indicate modifiche rispetto all'originale. L'attestazione, quindi, dovendo ACCOMPAGNARE il materiale, si presume debba essere conservata, diciamo così, nelle sue vicinanze. Altro non saprei dire.
 
In merito all'E 330, a quanto mi ricordi, la vecchia normativa sugli additivi (DM 31.3.65) assegnava ad ogni additivo le varie categorie di appartenenza, quindi era possibile affermare che un determinato additivo poteva svolgere solo certe funzioni.
L'allegato al 109/92 ( ma forse volevi dire 209/96?) si limita ad elencare le categorie da utilizzare in etichetta, senza entrare nel merito degli additivi che vi possono essere associati.
Mi sfugge, quindi, come sia stato possibile irrogare la sanzione di cui parli: sarebbe interessante conoscere gli atti.
 
saluti
 
alf

replyemailprintdownloadaward

Oggetto:

Innanzitutto  Alf . Venendo all'illecito amministrativo , sono sicuro che avvene dopo le modifiche apportate al D.lgsvo.109/92 dal D.lgsvo 181/03 .  Nella fattispecie (poi prossimamente saprò essere più preciso) , la violazione addebitata alla ditta , afferiva specificamente  (per quanto concerne gli aspetti squisatamente inerenti all'etichetta)  , potrei errare in quanto non l'ho accertata direttamente .  Violazione all'articolo 5 del Decreto Legislativo 109/92 come modificato   .......omissis in relazione all'allegato  della stessa disciplina decretizia  in relazione  al D.M. 206/99 e alle relative definizioni delle categorie in relazione alla funzione tecnologica esplicata in modo principale  sulla derrata alimentare .

Il D.M 206/99 , se non ricordo male non pone alcun veto per l'utlizzo di un addittivo annoverato in una determinata categoria , qualora lo si utlizzi  per funzioni od obbiettivi che nel caso specifico non quelli propri della categoria di appartenza .

A titolo esemplificativo , e notorio che l'azione  svolta  dalla categoria degli additivi meglio noti come solfiti  a riguardo dei crostacei macruri freschi e congelati e principalmente (se non in via esclusiva) quello di un azione antiossidante . Volta a prevenire la fenomenologia della cosiddetta " Black spot"  . Cioe l'annerimento precoce ,il quale deprezzerebbe il prodotto agli occhi dei consumatori finali . Questo Nonostante sifatta categoria di addittivi  , sia espressamente inserita  dal D.M 209/96  e anche credo , dai recenti regolamenti comunitari  nella categoria degli additivi ad azione conservante .

In ogni caso nei prossimi giorni sarò piu documentato sulla tipologia sanzionatoria  di cui sopra .

 

Per concludere volevo esprimere i piu sentiti complimenti per questo sito e vi ringrazio per l'ospitalità che mi fornite . nonostante non appartenga  alla vostra categoria professionale . Il prendere conoscenza di tanti aspetti (non dico completamente sconosciuti ma sicuramente peculiari della vostra professione) , costituiscono per me un fenomeno di arricchimento culturale e professionale  di entità affatto secondaria .  E se alle volte magari vi annoio con argomentazioni , per cosi dire  di carattere tecnico-giuridico  vi faccio preghiera di tollerare questa cosa , ma discende per il gande amore  (Nonostante mille difficolta dovute all'appartenenza a stutture  diciamo pure mastondotiche  e che come priorità non le conferiscono certamente al settore della prevenzione .

Alle volte sento commenti molto negativi (circa l'attività di controllo ufficiale espletata dalla mia categoria , la quale diversi rami e non quello alimentare ) . Per carità indubbiamente vi sono lacune notevoli e persone che non svolgono con la necessaria attenzione e corretezza il nostro lavoro  ( Purtroppo le mele marce si annidano ovunque ) .

Vi  assicuro , che pur avendo meno visbilità mediatica , rispetto ad altri organi di vigilanza , vi assicuro che esistono miglialia  (Pochi veramente per i compiti assegnatici ) di tecnici della prevenzione e anche medici veterinari che ogni giorno compiono il proprio lavoro senza fare sconti a nessuno . E tra mille difficolta , sopratutto per la scarsa disponibilità di risorse umane e alle volte anche di attrezzature (non so avete idea quale trafila si debba fare anche perl'acquisto  banale ma a noi essenziale ) . Mi spiacerebbe veramente tanto qualcuno fomasse nel proprio intimo convicimento una sorta di pregiudizio . (Ritengo di no in questa sede) .  Per quanto concerne gli altri organi di controllo  ho la fortuna di collaborare con loro a livello operativo (come credo avvenga a molti colleghi) E per   i quali nutro la massima stima . (Anche perche avendo questa tipologia di rapporto , tra l'altro con organi che affrontano problematiche analoghe) .

In caso di bisogno ed urgenza  costituiamo un reciproco punto di riferimento . ( A titolo esemplificativo . Per noi l'ottemperare ad denuncia di macellazione clandestina (sia si tratti di notizia di reato acquisita direttamente o indagine delegata dall'A.G. a norma dell'articolo 370 del C.P.P) in sinergia con l'oro sarebbe aquanto difficoltoso . E non solo per problemi di ordine pubblico e incolumità personale  ) Certamente appartendo loro  ad una Istituzione con storia  gloriosa e secolare  e avente mezzi di detterenza ,i quali  certamente e giustamente debbano essere  superiori alla mia categoria  (la quale come ti sarà noto con l'emanazione del D.M del 97 qualora effettui,  arttività ispettiva , contemplante anche l'eventuale accertamento di illeciti penali ha la funzione di ufficiale di P.G con l'obbligo di svolgere tutti gli atti necessari , previsti da C.C.P o effetuare indagini delegate dall'A.G )  Qualifica che per noi  limitazioni in tre ordini fattori , settoriale , temporale e territoriale . (Per quest'utimo qualorà tu svolga un attività richiesta dal P:M decade in automatico) .

Per concludere effettuare un accertamento non agevole come quello sopraindicato il'effettuarlo con un organo controllo ., uso un espressione magari non adatta "Che parli il tuo linguaggio lavorativo e tutta un'altra cosa  Te lo assicuro per ripetute esperienze personali con organi di vigilanza non aventi specifica competenza (Salvo eccezioni) . In ogni caso il D.lgsvo 193/97 e anche le prime interpretazioni sembranno andare verso una limitata applicazione (in senso positivo ) dello stesso limitatamente a tre determinati organi  (Salvo aspetti di natura penale per i quali L'AG nella sua discrezionalità sia rivolta ad altri organi

)  E credo che per loro sia un beneficio a fronte di certe situazioni , le quali non mai facili. richiedono una tempestiva decisione  avere anche il nostro supporto .

Questa collaborazione avviene anche se piu di rado con l'altro organo che ha specifica competenza (seppur affrente ad aspetti diversi in campo di controllo ufficiale .  Scusa per quello che potrà apparirti come uno sfogo ma ci tenevo che nonostante le immense difficoltà vi sono persone che ci credono

Auspico per un prossimo futuro che la cosiddetta sicurezza alimentare ( spero non sto sputando sul piatto) possa essere organizzata ,come agenzia ( a carttere pubblico che possa dare vita ad una attività ma si dai di polizia sanitaria e al contempo di educazione dell'utenza ) unificando gli organi civili che si occupano del settore . Mantenendo naturalmente in vita  questo nucleo speciale  delle forze armate il quale con la propria attività investigativa nello specifico settore ha sempre fornito ottimi risultati  .Un ultima nota (un po polemica ) , per la serie "io scusa ma li chiamo diletanti allo sbaraglio , instaurando sovente un gran can can mediatico . Il quale succesivamente ala prova del dibattimento si e sfaldato come neve al sole .

Con danni alle volte notevoli .

 

Esito dei primi processi  cagionati dalla nostra pesudomonas con l'hobby della pittura  insegnano . Oppure ( questo e un fatto gravissimo dopo ben due pronunciamenti della suprema corte di cassazione . la quale ha sancito in modo netto ed inequivocabile  Il detenere ai fini della vendita  alimenti oltra la data di scadenza  (in alcuni casi addiritura con TMC superato) , non costituisce una cattiva modalità di conservazione configurante l'ipotesi contravvenzionale prevista dalla lettera B della Legge 283/62 .  Alla celebrazione  (magari pure con esito punitivo se lo sfortunato non avvocato con conoscenza delo specifico settore Ed  capitato . I quali oltre a pesare  sulla collettività sotto il profilo economico . Instaurano nelle categorie interessante quanto meno rabbia e sconforto .

Di fronte ad accertamenti portati a termine da altri organi , i quali non solo non hanno specifica competenza  (ed ora col D.lgsvo 193/07 almeno sul versante amministrativo anche a livello legislativo , ma nemmeno la modesta (la quale e una virtù ) e il tatto di rivolgersi  (non dico a noi  ma anche ai nostri due cugini ..) per chiedere un loro parere .

Non solo alcune di i queste sciagurate sentenze , sono apparse come se niente fosse (credo sia a livello biennale) nella pubblicazione dei processi in materia di frodi alimentari . E anche qui ci sarebbe da discuttere . In quanto di veri reati ascrivibili a frodi  credo ce ne siano veramente pochi .

A meno non si voglia considerare come frodi  tossiche , tutti i reati legati all'articolo 5 dellla legge283/62 , . Anolghe considerazioni valgono per quella serie di reati (articolo 515 516 e 517 del C.P)  che se certamente e tecnicamente possono essere definite frodi ma non certamente tossiche Legate ad azioni volontarie consapevoli di arrecare nonucumento agli acquirenti

 

Salutoni Robert

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


replyemailprintdownloadaward



Parole chiave (versione beta)

additivi, alimentare, sanzioni, decreto legislativo 27 gennaio 1992 n 109, frode, controllo, livello, etichetta, prodotto, regolatore acidita, legislativo, conforme, professionale, pesche, laboratorio, antiossidanti, acidita, lavoro, molluschi, controllo ufficiale, fresco, consumatore, e330, processo, legge, decreto legislativo 6 novembre 2007 n 193, autorita competente, data scadenza, modalita conservazione, professione, veterinario, conservazione, legge 30 aprile 1962 n 283, sicuro, e175, prelievo, congelato, sicuramente, base, ingrediente, origine, mela, alimenti, tmc, conservanti, sicurezza prodotti alimentari

Discussioni correlate