Obbligatorietà della dicitura "Contiene in Natura Zuccheri"

Salve,

avrei bisogno di un chiarimento in merito ad un claim previsto dal Reg. (CE) 1924/2006.

La dicitura "CONTIENE NATURALMENTE ZUCCHERI" è obbligatoria solo quando si inserisce in etichetta il claim "SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI", oppure bisogna aggiungerla, a prescindere da quest'ultimo, ogni qual volta un prodotto contenga un ingrediente che di sua natura contiene zuccheri, come nel caso del miele?

Grazie in anticipo per i chiarimenti.

Buon lavoro!

Come tu stesso hai osservato, l'obbligo ricorre unicamente quando viene utilizzato il claim che vanta l'aggiunta di zuccheri.

Peraltro, non vedo specifici divieti nell'utilizare la frase (o altre con il medesimo significato) anche in altri contesti (eviterei, comunque, la versione che hai usato come titolo di questa discussione): ovviamente il prodotto deve rispondere strettamente a questa informazione.

Grazie per la risposta... :D

Trovi innumerevoli esempi sulle etichette di quei prodotti che, non potendo vantare il claim "senza zuccheri aggiunti", scrivono: "contiene naturalmente zuccheri" oppure "solo zuccheri della frutta"...

pi.esse

Vorrei proporvi un caso limite.

Un prodotto contiene tra gli ingredienti il fruttosio, ma anche miele e succo di arancia. Il produttore ha inserito la dicitura "contiene naturalmente zuccheri" per avvertire il consumatore che il prodotto contiene ingredienti che di per sé contengono zuccheri.

Secondo voi l'etichetta è corretta? E' in qualche modo passibile di sanzioni?

A mio avviso sì, dato che il fruttosio non è presente "naturalmente", ma è stato aggiunto.

Concordo con alfclerici sull'applicabilità della sanzione.

Il claim contiene naturalmente zuccheri è da intendersi esteso a tutti gli zuccheri presenti e non col significato di contiene zuccheri anche naturalmente.

Cordiali saluti,

trentino

Riallacciandomi al discorso delle sanzioni alle violazioni del Reg. (CE) 1924/2006, che voi sappiate esiste un documento oppure un regolamento dove è possibile trovarle?

Non vorrei sbagliare: le infrazioni riguardanti l'informazione al consumatore relativamente agli alimenti ricadono sotto le sanzioni previste da:

- D. Lgs. 109/1992

- Codice del consumo

- Codice penale (vendita di una cosa per un'altra).

Altro non mi viene in mente.

Cordiali saluti,

trentino

Aggiungo le sanzioni comminate dall'AGCM:

Ai sensi del combinato disposto dell’art. 27, comma 9, del Codice del Consumo, e dell'art. 23, comma 12-quinquiesdecies, del D.L. 6 luglio 2012, n. 95, come modificato dalla Legge 7 agosto 2012, n. 135, con il provvedimento che vieta la pratica commerciale scorretta, l’Autorità dispone l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 5.000 a 5.000.000 euro, tenuto conto della gravità e della durata della violazione.