Claims: elevato contenuto di e basso indice glicemico

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Oggetto:

Ciao a tutti.

Spesso mi capita di osservare etichette che riportano i claims "elevato contenuto di" e "basso indice glicemico".

Per quanto riguarda il primo, "elevato contenuto di", il Regolamento lo prevede solo se la sostanza nutritiva di cui trattasi è superiore al profilo nutrizionale. Ma i profili nutrizionali non sono stati ancora specificati (è un ritardo ingiustificato da parte della Commisione). Significa che non è possibile riportare in etichetta ad esempio "elevato contenuto di proteine"?

Per il secondo "basso indice glicemico", ormai è frequente trovare prodotti che lo riportano in etichetta. Anche se non esiste un regime sanzionatorio, non è un rischio riportarlo in etichetta?

Cosa ne pensate?

Grazie per il confronto.


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Oggetto: Claims: elevato contenuto di e basso indice glicemico
provaprovaprovaprovaprova

Oggetto:

Ciao marco79,

i claims nutrizionali consentiti sono descritti nell’Allegato del RegCE 1924/2006.

Per le proteine:

FONTE DI PROTEINE

L'indicazione che un alimento è fonte di proteine e ogni altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore sono consentite solo se almeno il 12 % del valore energetico dell'alimento è apportato da proteine.

AD ALTO CONTENUTO DI PROTEINE

L'indicazione che un alimento è ad alto contenuto di proteine e ogni altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore sono consentite solo se almeno il 20 % del valore energetico dell'alimento è apportato da proteine.

Cordiali saluti,

trentino


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Oggetto:

Per claim o dichiarazione di indice glicemico vedi la discussione Calcolare l'indice glicemico degli alimenti.

Saluti,

trentino


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Oggetto:

Il claim “basso indice glicemico” pur non rientrando esattamente, a mio avviso, nella definizione di “indicazione nutrizionale” (reg. 1924/06, art. 2, comma 2, numero 4), corrisponde, però, a quella di “indicazione” (numero 1 dello stesso articolo).

E' vero, inoltre, che nei considerando del citato regolamento (14, 15, 16, 17) il termine indicazione viene citato più volte senza ulteriori specificazioni. Es.:

- È necessario garantire che le sostanze per le quali è fornita un'indicazione abbiano dimostrato di avere un effetto nutrizionale o fisiologico benefico.

- Un'indicazione dovrebbe essere scientificamente corroborata, tenendo conto del complesso dei dati scientifici disponibili e valutando gli elementi di prova.

Ciò detto, tenuto conto che il regolamento in questione è nato proprio per mettere ordine nei claims alimentari e che, nel caso in questione, non esistono valori legalmente riconosciuti cui fare riferimento (“basso” rispetto a cosa?), ritengo che l'impiego di tal claim non sia privo di controindicazioni (in altre parole, attaccabile, e non senza ragione).


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Oggetto:

Nell'ultimo bollettino AGCM è presente un interessantissimo provvedimento (PS8486 - RIGONI FIORDIFRUTTA-SENZA ZUCCHERI AGGIUNTI) relativo (uffa, che noia!) all'ennesimo abuso del claim “senza zuccheri aggiunti”.

Tra le molte riflessioni interessanti, si parla anche di “indice glicemico”:

« Sul claim “basso indice glicemico” …

48. Dalle risultanze istruttorie emerge tuttavia che l’indice glicemico è un termine tecnico che corrisponde ad una specifica e non molto conosciuta caratteristica degli alimenti, ovvero la velocità con la quale i carboidrati ivi contenuti si trasformano in glucosio nel sangue, cioè la glicemia, indice che viene misurato in relazione all’assunzione di una quantità di alimento contenente 50 grammi di carboidrati, senza tener conto ed indipendentemente dalla quantità di carboidrati presenti nell’alimento.

In sostanza, esso non fornisce una informazione relativa all’effettivo valore nutrizionale dell’alimento quanto ad un aspetto qualitativo dello stesso, ovvero circa la velocità di trasformazione dei carboidrati di ciascuno alimento in glucosio.

Peraltro, lo stesso parere EFSA, citato dal professionista, con riguardo all’indice glicemico evidenzia che “ (…) the evidence for a role in weight maintenance and prevention of diet related diseases is inconclusive”.»


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Oggetto:

Caro alfclerici la sentenza dell'autorità conferma quanto già da te intuito. Utilizzare indicazioni (nutrizionali o non), non previste dal Regolamento Claims è molto rischioso, soprattutto quando si crea un "abbinamento" di indicazioni.

Grazie come al solito per le informazioni.

A presto

Marco


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Oggetto:

Segnalo che è stata emanata la Nota DGISAN 0029507-P-17/07/2017_”Indicazione nell’etichetta dei prodotti alimentari del carico o dell’indice glicemico”


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Parole chiave (versione beta)

alimenti, claim, indice glicemico, proteine, nutrizionale, etichetta, carboidrati, valore energetico, quantita, consumatore, senza zuccheri aggiunti, glucosio, professionista, valori, parere efsa, calcolare indice glicemico, alimentare, glicemia, rischio, prodotto alimentare, valore nutrizionale, qualitativo

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