con problemi eventuali di tracce di residui nel prodotto finito a
condizioni che questo non presenti un rischio per la salute del consumatore
finale né ripercussioni negative sul prodotto finito.
I
coadiuvanti non devono; se utilizzate correttamente né cedere sostanze
rilevanti all’alimento , né alterarne le caratteristiche organolettiche:alcuni esempi (enzimi; solventi organici; chiarificanti;
demetilizzanti; coadiuvanti di filtrazione (cellulosa,farine fossili…);
detergenti, disinfettanti (ipoclorito,tensioattivi).
Come
riportato nell’Articolo 7 D.lgs. Governo n°109 del 27/01/1992:
“Gli additivi la cui presenza è dovuta
unicamente al fatto che erano contenuti in uno o più ingredienti di detto
prodotto, purché essi non svolgano più alcune funzioni nel prodotto finale"
E poi ancora D.M 14/01/1981
"L’indicazione(…) può essere omessa nel caso
di alimenti composti nella cui composizione entrino sostanze alimentari
composti nella cui composizione entrino sostanze alimentari contenenti additivi
chimici purché la quantità di additivo non
superi 5% della dose massima consentita per l’alimento apportatore.
15% nel caso di esaltatore di sapidità,
agente di rivestimento , acidificante,antiagglomerante, polvere
lievitante,antischiumogeno,Sali di fusione, agente di trattamento nella farina,
nonché al titolo XIII vari. "
Eccezione:acido
ascorbico nello yogurt da frutta (Circolare n°2 del 04/01/1972)
-non è consentito yogurt intero magro
-è consentita l’aggiunta di conserve,
marmellate,succhi e polpa di frutta (2000 mg/Kg di acido sorbico)
-nel prodotto finito non deve superare 200
mg/Kg (10% alimento apportatore)
NB: La Normativa sugli Additivi (D.M.209/96
NON SI APPLICA) per:
-Coadiuvanti tecnologici (prec descritti)
-aromi (D.lgs 25 Gennaio 1992, n°107)
-alle aggiunte nutritive (oligoelementi,minerali,vitamine)
-agli enzimi diversi da quelli previsti
In etichetta bisogna riportare:
1)Il nome e
numero CE
2)elenco
degli altri componenti
3)l’iscrizione
ad “uso alimentare”o in relazione alla destinazione d’uso
4)il numero
di lotto; il fabbricante ed il peso netto
5)indicazione della percentuale di ciascun
componente soggetto a limitazioni quantitative (per gli alimentari non è
necessario se il prodotto è destinato al consumatore finale)
6) il TMC (tempo massimo di conservabilità)
solo sei il prodotto è direttamente devoluto al consumatore finale
-Per i prodotti
alimentari non lavorati sono i prodotti che non sono stati sottoposti ad un
trattamento di cambiamento del prodotto; ma possono aver subito operazioni di
tritatura,disossa mento,separazione….)
"non viene indicata una dose massima,
però gli additivi devono essere utilizzati secondo le norme di buona prassi igienica e in dose non superiore a
quella necessaria;non devono inoltre trarre in inganno il consumatore"
Occorre però fare un po' di distinzione:
Coloranti: sostanze come dice la parola stessa
che "conferiscono un colore ad un alimento"; utilizzati per prodotti provenienti
da componenti di origine vegetale mediante procedimento estrattivo chimico-fisico
con rilascio di pigmenti
Per i
coloranti alimentari la lista positiva è di 43 composti
-ulteriori
specifiche nel (D,M, n°684 del 27/11/1996)
-Non sono
considerati sostanze coloranti i prodotti alimentari con effetto colorante
secondario come la paprica,zafferano…
-le sostanze
coloranti usate per colorare le parti esterne dei prodotti alimentari, come
rivestimenti non commestibili di formaggi o involucro non commestibile degli
insaccati
Educoloranti:-sostanze utilizzate per conferire un sapore dolce all’alimento;
possono essere “senza aggiunta di zuccheri” ovvero senza
aggiunta di monosaccaridi o disaccaridi "aridotto contenuto calorico” ridotto di almeno il 30% rispetto all’alimento
originario o analogo.
Tra gli -edulcoranti
naturali annoveriamo i classici monosaccaridi:lattosio,glucosio,fruttosio
-Derivanti naturali(sorbitolo,maltitolo che in genere hanno potere dolcificante minore o simile
agli zuccheri corrispondenti )
-Sinettici:saccarina,aspartame,ciclammati
Per gli edulcoranti14 sono i componenti autorizzati; in etichettatura:
- I prodotti alimentari contenenti polioli in
quantità superiore al 10% devono riportare in etichetta la dicitura:”un consumo eccessivo può avere
effetti lassativi”
- I prodotti alimentari contenenti aspartame devono riportare in etichetta “contiene
una fonte di fenilalanina”
In base all’art. 15 comme 3 non è consentito
aggungere additivi ai prodotti alimentari non lavorati quali:
oli e grassi
di origine animale non emulsionati,(burro); acqua minerale; latte (intero,scremato,parzialmente
scremato), pastorizzato,sterilizzato (compreso UHT));panna intera pastorizzata,
caffè (con esclusione del caffè istantaneo aromatizzato) tè in foglie non
aromatizzato; pasta alimentare secca esclusa pasta esente da glutine; alimenti
per lattanti o prodotti prima infanzia
Additivi ad
Azione fisica: utilizzati per conferire consistenza, ritenzione idrica; di
solito non begono digeriti e sono innocui:
-stabilizzanti:in
quanto mantengono la dispersione di fasi non miscibili
-addensanti
e gelificanti (aumentano la viscosità e consistenza dei gel)
Dosi massime
di sostanze indesiderabili negli alimentiD.Lgs 107/1992:
-metalli pesanti
-acido cianidrico
allora vediamo:
Aromatizzanti naturali (non esiste una
lista positiva)
Aromatizzanti naturali (identici, ma di
sintesi) esistono 7 sostanze, ma con limitazione di impiego
Aromatizzanti Artificiali: lista positiva
con 14 sostanze con limitazione di impiego
“Reg CEE n°217 del 23/02/1999 Repertorio sostanze
aromatizzanti utilizzate nei o sui prodotti alimentari”
“Reg CEE 1935/2004) Materiale e dispositivi
di packaging in grado di emettere per attivazione o rilasciare per migrazione
controllata; in particolare Requisiti art 4”