Lettera al neoeletto Consiglio dell'OTAN

TAFF: TalkinŽabout Food Forum

Sei qui: Professione Tecnologo --> Lettera al neoeletto Consiglio dell'OTAN --> M5587

Attenzione: Stai leggendo una singola dichiarazione, che fa parte di una discussione piu' ampia dal titolo Lettera al neoeletto Consiglio dell'OTAN. Se desideri partecipare alla discussione è necessario che tu acceda al Forum, previa registrazione. Per maggiori dettagli puoi consultare la F.A.Q.


Oggetto: Lettera al neoeletto Consiglio dell'OTAN
Ciao a tutti,

direi che al momento le proposte vertano essenzialmente sulle seguenti tematiche:

1) Lotta all'esercizio abusivo della Professione di Tecnologo Alimentare, che si persegue agendo su differenti fronti. Principalmente:

  • Repressione
  • Educazione


Prima di approfondire questi due concetti, strettamente interconnessi tra loro, giudico utile fare una premessa relativamente alla possibile natura dell'abuso del titolo, che può essere:

A) Abuso perpetrato: da chi si definisca, consapevolmente o meno, Tecnologo Alimentare (TA) pur non avendone i requisiti.

Non mi soffermo oltre su questo punto (poiché lo giudico il più evidente e pertanto sufficientemente dibattuto) se non per ricordare, nel caso fosse ancora necessario, che il titolo di TA è subordinato al rispetto di tutti i requisiti descritti nell'art. 1 della Legge 59/1994.

B) Abuso indotto: da chi, consapevolmente o meno, utilizzi impropriamente il titolo di TA, contribuendo fattivamente alla dilagante disinformazione che riguarda la nostra Professione.

A mero titolo d'esempio, ricadono in questa seconda categoria: gli spazi di "approfondimento" sui media generalisti ed i titolari d'impresa che attribuiscano arbitrariamente (senza che vi siano i presupposti) il titolo di TA ad un esperto e/o dipendente da loro interpellato, al fine di accrescerne la credibilità di fronte al proprio pubblico e/o clienti; oppure - situazione che reputo ben più diffusa (oltre che grave) - chiunque indica bandi di gara (in particolar modo la Pubblica Amministrazione) e/o effettui selezione del personale per conto terzi (come Centri per l'Impiego, Agenzie di Somministrazione del Lavoro, etc.) ricercando specificatamente Tecnologi Alimentari, ma estendendo di fatto la selezione a non-TA.

La Repressione si concretizza in differenti modi. Ne esaminiamo di seguito alcuni:

  • creando e promuovendo l'utilizzo di strumenti deterrenti come gli Albi on-line (accessibili da chiunque ed in qualsiasi momento), che rendano la Collettività capace di distinguere i veri TA dai millantatori;
  • incoraggiando la segnalazione dei falsi-TA agli Enti di Diritto che sono deputati al controllo di questo pericoloso fenomeno, ovverosia gli Ordini Regionali.


A tale proposito, credo possa risultare utile riportare quanto specificato dalla lettera c) del comma 1 dell'articolo 13 della summenzionata Legge 59/1994:

CAPO II - Ordini Regionali dei Tecnologi Alimentari

...

Art. 13 - Attribuzioni del Consiglio dell'Ordine

1. Il Consiglio dell'Ordine, oltre a quelle eventualmente demandategli da altre disposizioni normative, esercita le seguenti attribuzioni:

...

b) vigila per la tutela del titolo di Tecnologo Alimentare e svolge le attività dirette alla repressione dell'esercizio abusivo della professione;

  • intraprendendo azioni di dissuasione. Ciò non significa necessariamente di dover arrivare ad azioni legali; bensì, procedendo per gradi, all'invio di comunicazioni di diffida e proseguendo via via mettendo in campo tutto ciò che la Legge mette a disposizione.


A questo proposito, nel caso fosse sfuggita a qualcuno, mi permetto di riportare alla luce una vecchia discussione (ma non per questo, priva di validità) intitolata Esercizio abusivo professione Tecnologo Alimentare, nella quale evidenziavo le possibili leve di cui dispongono gli Ordini Professionali al fine della propria opera di repressione.

Proseguendo la nostra rapida analisi, potremmo affermare che difficilmente la repressione, presa singolarmente, risulta sufficiente ad eradicare un fenomeno negativo; occorre pertanto integrarla con una vera e propria Educazione della Collettività; nella fattispecie facendo comprendere l'importanza della nostra Figura Professionale all'interno del contesto Agroalimentare.

La diffusione della conoscenza della Professione ai sensi della già citata Legge 59/1994, deve essere concepita, partendo dalle scuole, passando per i differenti media al fine di raggiungere un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo. Affinché, così come già avviene per altre professioni, le future generazioni sappiano che esiste un Professionista che, dietro le quinte, lontano dalla luce dei riflettori, si preoccupa che sulle tavole dei consumatori arrivino alimenti salubri sotto un profilo igienico-saitario, bilanciati da un punto di vista nutrizionale ed appaganti da un punto di vista edonistico.

Oggi la figura del Tecnologo Alimentare è meno sconosciuta rispetto ad un tempo (non siamo più considerati "pseudo-cuochi", né "praticoni" che si occupano di alimenti) ed, anzi, attrae un sempre maggiore interesse da parte di chi opera nel Settore Food & Beverage; tuttavia permane una visione assai distorta delle reali competenze e degli ambiti occupazionali di tale Professionista.

Detto ciò, chiudendo questa lunga ma necessaria parentesi, mi permetto di aggiungere alcuni altri punti che si potrebbero proporre al neo-insediato Consiglio OTAN, emersi nel corso degli anni dalle nostre chiacchierate qui su Talkin'about Food Forum (TAFF) e colgo l'occasione per ringraziare i tanti utenti che si sono generosamente uniti alle discussioni, apportando il proprio prezioso contributo. Di seguito qualche esempio:

2) Equiparazione Laurea in STA a quelle in Biologia e Chimica : insieme a tecnologo1, lello80, alfclerici, baldassini, fr.mags e sarabos si discuteva dell'opportunità di equiparare, al fine della partecipazione ai concorsi pubblici, la laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari ad altre più note e pertanto tutelate;

3) Intraprendere carriera settore insegnamento : con Ezequiel e francider discutevamo relativamente all'esiguo numero di discipline a cui possano accedere i laureati in Scienze e Tecnologie Alimentari che desiderino inserirsi nel settore dell'insegnamento;

4) Al 'bando' i presunti Tecnologi Alimentari.. : insieme a Food69 esaminavamo proprio una delle tipologie di abuso esposte ad inizio di questa mia dichiarazione, ovverosia l'abuso indotto. Di rilievo, inoltre, la parentesi aperta da fr.mags in merito alla non congrua categoria offerta nei bandi di gara ai TA, rispetto ad altri Professionisti: a parità di anni e difficoltà del percorso di studi, viene offerto un posto "non dirigenziale";

5) Scarsa informazione sulla professione di Tecnologo : insieme ad ilaria e maxrinaldi commentavamo un pessimo esempio d'informazione relativamente alla professione di Tecnologo Alimentare da parte di un Organismo Istituzionale (anche in questo caso si intravedono i presupposti per un'induzione di abuso) e, in un certo senso, la carente capacità comunicativa dell'Ordine che, nella fattispecie, veniva posto in secondo piano rispetto ad associazioni che nulla hanno a che vedere con la Professione ai sensi della Legge 59/1994.

6) Come segnalato da alfclerici, la proposta di squaletto all'interno della discussione Differenza tra consulente nutrizionale e nutrizionista, relativamente alla possibilità di estendere l'accesso alla Professione di Nutrizionista anche ai laureati in STA. Su quest'ultimo punto, devo ammetterlo, ho maturato nel corso degli anni alcune perplessità. Rimando l'approfondimento ad un'altra occasione in quanto correremmo il rischio di scivolare fuori tema.

Concluderei, infine, con un pensiero: apprezzo le battute e devo ammettere che quella dell'amico alfclerici, oltre ad essere mossa da un condivisibile sgomento nel constatare la scarsa (per non dire nulla) partecipazione alla Causa Comune da parte di taluni utenti (che, dopo tutto, è emblematica di una Società che sta facendo dell'individualismo la propria bandiera), possa essere intrinsecamente volta allo sprone, al miglioramento.. La giudico, pertanto, nobile nel profondo, ragione per cui non è stata sanzionata.

Tuttavia, personalmente, non ne condivido appieno il modus. Non ho la benché minima idea della fonte da cui sia giunto il bonario rimprovero rivolto ad Alfredo, ma ritengo che il connubio sintesi + sarcasmo (che, prese singolarmente, sono doti invidiabili... lo dimostra questa mia lunga e noiosa dichiarazione) sia da utilizzare con prudenza, pena la perdita di quei delicati equilibri che regolano la nostra piccola Comunità Web.

Invito, pertanto, tutti gli utenti ad una maggiore parsimonia in questo genere di atteggiamenti.. Perlomeno all'interno di TAFF, dove, lo ricordiamo, si discute amichevolmente ed appassionatamente di Scienze e Tecnologie Alimentari, tutto il resto preferiamo demandarlo ad altre sedi.

Un caro saluto a tutti e, tanto per rimanere in tema di citazioni, amantium irae amoris integratio est!

Giulio


torna alla discussione email print download award

Parole chiave (versione beta)

tecnologo alimentare, professione, legge 18 gennaio 1994 n 59, laurea scienze tecnologie alimentari, professionista, requisiti, esercizio abusivo professione tecnologo alimentare, professionale, scienze tecnologie alimentari, nutrizionista, nutrizionale, alimenti, settore insegnamento, rischio, controllo, talkin about food forum, consulente, lavoro, igienico, professione tecnologo alimentare, esercizio abusivo professione, consumatore, ente, analisi, associazione, legge

Discussioni correlate (versione beta)








IMPORTANTE! Lo Staff di taff.biz non si assume alcuna responsabilità sui contenuti del Forum (discussioni, dichiarazioni, files allegati, e-mails, etc.), in quanto rilasciati autonomamente dagli utenti, che pertanto debbono essere considerati gli unici responsabili delle proprie azioni. Le dichiarazioni rilasciate dagli utenti non sono soggette ad alcuna moderazione; tuttavia lo Staff si riserva il diritto di intervenire eliminando o modificando, qualora lo ritenesse opportuno, i messaggi che, a seguito di controlli saltuari o di segnalazione da parte di altri utenti, venissero giudicati inopportuni per forma e/o contenuti o non rispettanti le regole del Forum.