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come ben sapete il titolo di Tecnologo Alimentare spetta solamente a chi abbia superato l'apposito esame di Stato e sia regolarmente iscritto all'apposito albo regionale.
Purtroppo mi capita spesso di imbattermi in casi di utilizzo del titolo da parte di persone che non sono iscritte all'albo e a volte che non sono nemmeno laureate in scienze delle preparazioni alimentare o scienze e tecnologie alimentari. Questo avviene in internet, in televisione, nelle riviste etc.
La lotta a questo vero e proprio abuso non è facile poichè gli ordini regionali fanno fatica ad avere una gestione continua e rigorosa della questione e l'ordine nazionale mi sembra che non stia facendo nulla a riguardo.
Oltre quindi ad augurarmi che venga presto istituito a livello di ordine nazionale un sistema di raccolta e gestione delle segnalazioni, per poi intervenire con diffide ed altri provvedimenti, mi chiedo quale potrebbe essere una valida iniziativa a livello di Taff, magari aprire una discussione in cui si raccolgano le segnalazioni e si incominci quindi a dare risalto a chi professa questo abuso senza averne titolo? Cosa ne pensate?
Caro Alfredo, perfettamente d'accordo e grazie per aver sollevato il problema.
Stante la latitanza (salvo eccezioni) degli Ordini regionali (per tacer del Nazionale...) sarebbe veramente auspicabile trovare un sistema per snidare i furbetti.
Il database degli iscritti (recentemente revisionato sulla base di quanto riportato dai siti degli Ordini regionali, sperabilmente aggiornati) può essere un primo riferimento, ma poi? Un'idea potrebbe essere quella di periodiche segnalazioni (ma a chi?) relative a nominativi che vantano il titolo ma non risultano negli elenchi.
Conosco l'interesse di Giulio per l'argomento, così pure la necessità di muoversi all'interno delle norme su privacy & C., ma qualcosa dobbiamo pur fare: si tratta della nostra immagine!!!
mi fa molto piacere trovarti perfettamente concorde, e mi piace molto il tuo approccio e la tua spinta al dovere fare qualcosa per tutelare la nostra figura e professione.
Potrà sembrare una tematica di poco conto ma questa voglia di "giustizia" nasce dal fatto che non capisco proprio perchè alcune persone utilizzino titoli senza averne diritto in pieno disprezzo di chi invece ha seguito un percorso formativo e professionale lungo, impegnativo e costoso. Certo la questione è invalsa per medici, dentisti, etc. ma ovviamente in questo caso ci tocca da vicino e non possiamo rimanere indifferenti.
Aspetto quindi l'intervento del nostro caro Giulio che "avrà da dirne"! sicuramente sempre con la sua proverbiale pacatezza, correttezza e saggezza.
come prima cosa mi scuso per il ritardo con cui rispondo; vi ringrazio per le belle parole e condivido lo sdegno e la sensazione d'impotenza che talvolta prendono di fronte a questa piaga che è l'esercizio abusivo della Professione.
Personalmente, ritengo che la segnalazione al proprio Ordine d'appartenenza dei millantatori sia un dovere civile, oltre che morale. La funzione dell'Ordine non è infatti la tutela dei singoli iscritti, bensì della Professione e soprattutto della Collettività. Omettere di segnalare il falso Tecnologo Alimentare corrisponde, né più né meno, a ledere la Professione e quel che è più grave mettere a repentaglio (direttamente o indirettamente) la sicurezza della Collettività.
Premesso ciò, credo anche che la pubblicazione dei nomi dei falsi Tecnologi Alimentari si tradurrebbe in un'inutile caccia alle streghe. In cui, ancora una volta, a pagarla sarebbero i soli pesci piccoli... Con le dovute proporzioni, mi permetto di riportare la frase del celebre film "The Untouchables", in cui Jimmy Malone dice: <<Mr. Ness, everybody knows where the booze is. The problem isn't finding it. The problem is who wants to cross Capone>>.
Le varie interpretazioni le lascio a voi.
Nel nostro piccolo, ciò che possiamo fare, è mantenere attivo ed aggiornato il Data Base dei Tecnologi Alimentari, che per primi (ed ancora unici) abbiamo realizzato e che raggruppa i nominativi dei Tecnologi Alimentari che risultano regolamente iscritti ai rispettivi Ordini Regionali. Per far ciò, tuttavia, occorre la collaborazione attiva di tutti quanti voi (Tecnologi e non, accomunati dal rispetto verso la Legalità e soprattutto dal Senso Civico).
Per il resto, e lo dico non senza un velo di rammarico, vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Piuttosto, ogni qualvolta digitiamo su un qualsiasi motore di ricerca la chiave "Tecnologo Alimentare", tra i primissimi risultati proposti vi sono tutta quella serie di siti di offerte di lavoro o presunte tali... Bene, avete mai provato a cliccare uno qualsiasi degli annunci proposti? A mero titolo d'esempio:
[ *: Questo primo annuncio è forse il più eclatante tra quelli reperiti nella mia rapida incursione web. E' comunque emblematico della disinformazione che ancora regna attorno alla nostra Professione, nonché dell'evidente pressapochismo di talune realtà del panorama della Selezione del Personale ]
[ **: Anche in questo caso, ho evidenziato in neretto le presunte irregolarità, ma sarebbe interessante conoscere dalla viva voce dell'autore dell'annuncio cosa intendesse esattamente con il virtuosismo "o titoli di studio equivalenti" ? ]
[ ***: In questo caso la presunta irregolarità è più sfumata/sottile, ma comunque non per questo degna di essere ignorata. L'offerta parla di "junior" riferendosi al titolo di TA, quando per la nostra Professione tale figura non è prevista. ]
[ ****: In questo caso mi piacerebbe ricevere conferma/smentita da parte di qualche consigliere OTA, ma non mi risulta che, ad oggi, la laurea in Scienze della Nutrizione Umana costituisca requisito sufficiente per l'accesso all'Esame di Stato di abilitazione all'esecizio della Professione di TA ]
[ *****: "titolo di studio nel settore alimentare" non significa assolutamente nulla... anche la Scuola Alberghiera fornisce titoli di studio nel Settore Alimentare ]
[ ******: In questo caso passiamo da un "cocktail" di denominazioni di Corsi di Laurea appartenenti ad epoche diverse "Scienze delle Preparazioni Alimentari" e "Scienze e Tecnologie Alimentari" a Chimica, per la quale rimando ai punti precedenti di questa breve dissertazione ]