Ciao esters,
come correttamente espresso da Trentino, biologico non significa "esente da residui" bensì applicare le migliori pratiche agronomiche e di produzione agroalimentare nel rispetto dell'ambiente e del benessere animale. Questo significa che ad esempio un olio extra vergine di oliva con un residuo di un pesticida pari a 0,20 ppm (senza contare l'incertezza analitica) può essere commercializzato come biologico, ma l'utilizzo in campo dello stesso pesticida (anche se in dosi infinitesimali tali da non residuare nel prodotto) preclude la possibilità che i prodotti ottenibili possano essere certificati.
Per quanto riguarda i controlli, hai pienamente ragione. Soprattutto nelle attività commerciali i controlli sono basati principalmente sulle "carte", senza tuttavia escludere la possibilità che possano essere effettuati campionamenti da sottoporre ad analisi.
Per quanto sopra, se proprio vuoi essere scrupoloso, puoi effettuare una analisi multiresiduale oppure controllare dal sito del ministero della salute quali sono i principali residui di pesticidi rilevati nell'olio e fare una ricerca mirata. Potresti risparmiare qualche euro.
P.S. rivolgiti sempre ad un laboratorio con prove accreditate.
saluti
marco