Claim "senza zuccheri aggiunti" in Tisana per Bambini

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Oggetto:

Buongiorno a tutti,

avrei bisogno di un chiarimento e spero che possiate essermi d’aiuto!

Il prodotto sul quale hop dei dubbi è una tisana per bambini.

La scheda tecnica di uno degli ingredienti del prodotto riporta la presenza di destrosio e il produttore ha specificato come questo questo svolga la funzione di processing aid (tanto da non essere riportato nella lista ingredienti presente in etichetta).

La tisana riporta in etichetta il claim “senza zuccheri aggiunti“. È corretto mantenere tale claim oppure per la presenza del destrosio anche solo come processing aid, il claim deve essere eliminato?

Grazie in anticipo!


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Oggetto: Claim "senza zuccheri aggiunti" in Tisana per Bambini
provaprovaprovaprovaprova

Oggetto:

Ciao, sul sito "Food and Agriculture Requirements" è riportata la risposta dell'avvocato "Dario Dongo Ph.D. in diritto alimentare europeo "ad un parere richiesto da un utente proprio su questa tematica dal titolo "Senza zuccheri aggiunti? Risponde l’avvocato Dario Dongo". Te lo consiglierei, La questione comunque, (come potrai tu stesso leggere più approfonditamente nell'interessante intervento dell'avvocato DArio Dongo al link sopra riportato)  sarà quella di considerare:  "la finalità d'impiego dell'ingrediente" e il "tipo di ingrediente aggiunto" che non contiene naturalmente tale zucchero esempio "mosto d'uva"; bensì si tratta di un monosaccaride (destrosio) che non è altro poi che D-glucosio ottenuto per idrolisi acida o enzimatica partendo dal polisaccaride amido.In base a quest ultimo aspetto a mio parere ci sarebbe anche da capire il gradi di idrolisi durante l'ottenimento di tale monosaccaride (D-glcosio) misurato dal parametro  DE (Destrosio Equivalente).

Mi farebbe piacere  sapere il tuo parere e quello altri utenti

B lavoro


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Oggetto:

Ti ringrazio per la dritta..l'avvocato Dongo è una certezza!Da quel che mi sembra di capire tutto dipende dalla finalità d'impiego, quindi se il produttore mi specifica che il destrosio è usato come processing aid, la sua presenza è compatibile con l'utilizzo del claim "senza zuccheri aggiunti". è corretta la mia interpretazione?

 

Grazie!!!


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Oggetto:

Dato che, purtroppo, avvalersi delle deroghe legate ai coadiuvanti tecnologici (chiamarli in inglese non mi pare offra particolari vantaggi…) è tentazione assai diffusa, direi che può essere utile richiamarne la definizione (reg. 1333/08):

per «coadiuvante tecnologico» s’intende ogni sostanza che:

i) non è consumata come un alimento in sé;

Be’, già qui direi che non ci siamo, ma andiamo avanti.

ii) è intenzionalmente utilizzata nella trasformazione di materie prime, alimenti o loro ingredienti, per esercitare una determinata funzione tecnologica nella lavorazione o nella trasformazione; e

Il punto è proprio la “finalità d’impiego”.

Sarebbe, quindi, interessante sapere quale aid possa fornire il destrosio nel processo in questione.

Ma questo ce lo potrebbe dire solo il produttore.

iii) può dar luogo alla presenza, non intenzionale ma tecnicamente inevitabile, di residui di tale sostanza o di suoi derivati nel prodotto finito, a condizione che questi residui non costituiscano un rischio per la salute e non abbiano effetti tecnologici sul prodotto finito;

Nel caso in cui il destrosio non venga eliminato nel corso del processo e, quindi, residui nel prodotto finito, è ragionevole pensare che vi svolga la sua funzione, che è quella di dolcificare (cosa che può essere di una certa utilità in una tisana per bambini…)

Quindi, riassumendo: come è possibile non rinunciare ai vantaggi legati al claim "senza zuccheri aggiunti" in un prodotto che utilizza destrosio? L’unica soluzione è non dichiararlo, definendolo coadiuvante.

Conclusione: raccomanderei di chiedere chiarimenti al produttore, in assenza dei quali sarei molto prudente nella redazione dell’elenco ingredienti.


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Parole chiave (versione beta)

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