Rintracciabilità e gestione dei rapporti con il personale

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Oggetto:

Salve a tutti,

mi sono laureata a fine marzo in Tecnologie Alimentari, lavoro da 3 mesi presso un'azienda di olive da tavola e ho problemi nell'organizzazione della rintracciabilità dei prodotti. Per il momento compilo il registro produzione tutti i giorni e quello merce in entrata (HACCP), ma non basta.

Il rapporto con gli operai é molto molto difficile. Come potrei risolvere il problema?

Non riesco ad organizzarmi?


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Oggetto: Rintracciabilità e gestione dei rapporti con il personale
provaprovaprovaprovaprova

Oggetto:

Ciao Gianna. Sulla rintracciabilità non posso aiutarti, mi dispiace, comunque volevo dirti una cosa riguardo al rapporto con gli operai: 

Io non lavoro però ho avuto una breve esperienza a contatto con gli operai da studente e devo dire che forse ho capito cosa intendi. Ripeto, forse. In ogni caso, anche se fosse una esperienza diversa sarebbe interessante lo stesso, secondo me, confrontarsi su questo tema. 

Tutti i tecnologi (credo) hanno a che fare con operai, quindi credo che qualcuno che lavora già, potrà darti (e darmi) consigli avendo già superato problemi come il tuo,  comunque, vorrei dirti la mia opinione a riguardo: 

Gli operai, come sai bene, fanno lo stesso lavoro tutto il giorno, fanno un lavoro poco stimolante. Lavorano soltanto per portare a casa lo stipendio, che dovrebbe essere inferiore a quello che percepisci tu. Fanno un lavoro più faticoso. Più pericoloso. A volte si sentono frustrati. Non ottengono riconoscimenti.

Con chi se la prendono? Anzi, per meglio dire, chi invidiano? Invidiano te. Perché hai preferito studiare, anzi sei riuscita a studiare. La maggior parte degli operai sostiene che la scuola sia una noia mortale ma la verità è che hanno incontrato parecchie difficoltà e quindi hanno ripiegato su un lavoro manuale. In realtà invidiano la tua bravura, la tua tenacia. Si sentono inferiori.

Si annoiano sul posto di lavoro e spesso l'unica cosa divertente per loro sono i rapporti sociali con gli altri operai. Quindi cerca di non prendertela se scherzano o se ti fanno qualche dispetto (con me ci hanno provato dopo una settimana). Non starci male.

Ad ogni modo, nonostante io non sopporti l'invidia di nessuno e trovi le persone che mi invidiano e mi manifestano la loro invidia, persone difficili da gestire, non si possono evitare. Bisogna riuscire ad allacciare un rapporto anche di facciata e riuscire con il tempo a farseli amici.

Se diventano tuoi nemici ti renderanno il lavoro un inferno.

Un buon punto di partenza potrebbe essere non farli sentire inferiori, apprezzando il loro lavoro e imparare a fare il loro lavoro prima di dare "ordini" (assegnare compiti). Ma per il resto anch'io penso che avrò difficoltà e spero di sentire il parere di altri, magari di qualcuno che è riuscito a superare questo increscioso problema.

Se poi la cosa risultasse davvero ingestibile penso che consultare uno psicologo sia la cosa migliore. Ti aiutebbe a conoscere le persone che hai intorno a te, ti darebbe consigli su come relazionarti , come fare perché non ti siano di ostacolo ma soprattutto per non stare male tu.

In bocca al lupo. Facci sapere come va.


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Oggetto:

 

Il “problema” del rapporto con gli operai (direi meglio, se me lo permetti, con i colleghi; non è detto che con gli impiegati ci possano essere problemi anche maggiori...) si risolve in un solo modo: con l'esperienza (3 mesi sono proprio pochi).

Non esiste una ricetta valida per tutte le situazioni: le uniche cose che ti posso raccomandare sono pazienza e apertura mentale (tu hai da imparare da loro almeno quanto loro da te).

Venendo alla rintracciabilità, ti segnalo questa guida di Federalimentare.

Ritengo particolarmente utile sottolineare l'importanza della cosiddetta “rintracciabilità interna”.

Mi spiego con un esempio.

Un industria alimentare ha, per ognuna delle materie prime che utilizza, uno o più fornitori, ognuno dei quali consegna la sua merce identificandola con un numero di lotto da lui assegnato e grazie al quale è in grado di risalire, ad esempio, a quando quel lotto è stato prodotto, su quali impianti, quali controlli ha superato, ecc. L'industria utilizza queste materie prime per fabbricare i suoi prodotti, ognuno dei quali sarà a sua volta identificato con un numero di lotto, grazie al quale anche l'industria potrà risalire a data di produzione, controlli effettuati, ecc.

Ora, supponiamo che un fornitore A consegni all'industria il lotto xx di una materia prima. Dopo un certo tempo, lo stesso fornitore informa l'industria che, a seguito di verifiche effettuate, quel lotto xx è risultato pericoloso per la salute. Se il lotto in questione è ancora in magazzino nessun problema. Può essere però accaduto che, nel frattempo, quel lotto sia stato già utilizzato, magari per preparare differenti semilavorati che a loro volta sono stati impiegati in svariati prodotti finiti. Cosa potrà fare allora l'industria se, non avendo una sua rintracciabilità interna, non sarà in grado di individuare in quali lotti di prodotto finito è presente il lotto xx? Dovrà provvedere a ritirare dal mercato una quantità di prodotto ben superiore a quella effettivamente pericolosa, rischiando, peraltro, che qualcosa comunque sfugga.

Analogamente, supponiamo che un Organo di Controllo segnali all'industria che in uno dei suoi prodotti sono state rinvenute sostanze tossiche. Dopo le necessarie verifiche, l'industria accerta che tale sostanza non è presente nel proprio stabilimento e non può che provenire da una delle materie prime utilizzate. Ma, senza una rintracciabilità interna, l'industria non potrà appurare quali lotti di quali fornitori sono stati utilizzati, rendendo così molto più complessa la ricerca delle cause della contaminazione.

Spero di esserti stato utile. Se ci fossero problemi applicativi faccelo sapere: TAFF sarà senz'altro in grado di darti una mano.

Buon lavoro.

alf


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Oggetto:

Ciao a tutti,

volevo lasciare un commento per quanto riguarda il rapporto col personale.

Concordo con alf, anche io capisco cosa intendi Gianna e credo tu debba prendarla dal semplice punto di vista del rispetto. Che siano italiani o stranieri, operai o dirigenti, troveremo sempre qualcuno che non è daccordo con le nostre idee e il risultato magari un po' deludente è simile... Quindi non classificherei gli operai come gente che lavora solo per portare a casa lo stipendio. Io, ad esempio, in azienda ho trovato preziosa collaborazione da quasi tutti e mi piace quasi sentirmi come una squadra che arriva al bene comune dell'azienda.

Perchè tanto, quando arriva l'ASL, o clienti, devi prepararti ma con una lavoro più o meno di squadra. Non può ovviamente fare tutto l'RGQ o l'AQ che sia.... Quindi si tratta di trovare un punto di incontro, di spiegare e rispiegare con educazione secondo me. Tutto qui.

Uno ce la mette tutta, magari anche facendo una formazione al personale che sia stimolante, coinvolgendoli bene... Insomma, ti posso dare questo consiglio e ti dico che, comunque, anche io non è da molto che rivesto questo ruolo e attendo anch'io altri commenti, magari di persone che hanno più esperienza con cui ci si possa confrontare.

Ciao,

Marco


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Oggetto:

Sono d'accordo con te Marco, ma non è facile guadagnarsi il rispetto degli operai. Tuttora ho problemi con alcuni operai per  il camice obbligatorio in produzione.

Che devo fare? Note?


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Oggetto:

A mio parere devi persistere, spiegando perchè devono metterlo, quali sono i rischi e le sanzioni a cui l'azienda va incontro e in seguito, se non ci sono miglioramenti, segnalare alla Direzione. Comunque stai tranquilla soprattutto...  ;)


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Oggetto:

Aggiungo che il personale avrà pur firmato delle norme di comportamento aziendali. Verificalo e sfrutta anche questo.

Ciao,

Marco


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Parole chiave (versione beta)

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