Data di scadenza nei semilavorati

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Oggetto:

Qualcuno saprebbe dirmi se la data di scadenza deve essere indicata anche sui prodotti semilavorati? Grazie


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Oggetto: Data di scadenza nei semilavorati
provaprovaprovaprovaprova

Oggetto:
Caro Andrea08,

Per rispondere alla tua domanda occorre fare riferimento al Decreto Legislativo n. 181 del 23 Giugno 2003

Secondo tale decreto, i prodotti alimentari non destinati al consumatore finale devono riportare:

1) la denominazione di vendita
2) la quantità netta o, nel caso di prodotti preconfezionati in quantità unitarie costanti, la quantità nominale
3) il nome o la ragione sociale o il marchio depositato e la sede o del fabbricante o del confezionatore o di un venditore stabilito nella Comunità Economica Europea
4) una dicitura che consenta di identificare il lotto di appartenenza del prodotto

Le indicazioni di cui sopra possono essere riportate sull'imballaggio o sul recipiente o sulla confezione o su una etichetta appostavi o sui documenti commerciali (ddt, fattura accompagnatoria, etc.)

Se dovessi avere ulteriori dubbi, non esitare a farti avanti.

Saluti

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Oggetto:

Sono incappato casualmente in questa vecchia discussione.

Con ogni probabilità Andrea08 avrà da tempo risolto il suo problema; inserisco, comunque, alcune considerazioni ulteriori che, spero, possano risultare utili a qualcuno.

L'articolo 17 del 109/92 (possiamo fare riferimento a questa norma, dato che i contenuti del 108/03, che ha recepita la direttiva 2000/13/CE,  sono stati integrati nel 109) si riferisce ai “prodotti non destinati al consumatore”: per illustrare tale concetto viene utilizzato, tra l'altro, anche il termine “semilavorati”.

Ora, è del tutto evidente, che stiamo parlando, comunque, di prodotti che l'industria, gli utilizzatori commerciali intermedi e gli artigiani per i loro usi professionali ACQUISTANO dall'esterno (potremmo chiamarle, in breve, materie prime): come risulta chiaramente, le menzioni previste dall'art. 17 non includono indicazioni di TMC/scadenza (fatti salvi gli obblighi legati a particolari prodotti).

Esiste, però, la possibilità che Andrea08 intendesse parlare di ALTRI semilavorati.

Come è noto, infatti, il termine “semilavorato” è utilizzato anche (e, a mia conoscenza, soprattutto) per indicare gli intermedi di lavorazione che il produttore si prepara da sé all'interno del proprio stabilimento. (di materie prime e semilavorati se ne è parlato qui)

In questo caso, la risposta alla sua domanda è: dipende dalle regole dettate dal proprio sistema qualità e dalle esigenze contingenti legate alla natura dei vari semilavorati.

Nel caso, ad esempio, di semilavorati facilmente deperibili e/o a lenta utilizzazione, l'indicazione di una data (di preparazione, di utilizzo ottimale, di vera e propria scadenza...) potrebbe essere utile. Con una avvertenza.

A fronte di ispezioni da parte degli Organi di Controllo, la presenza di semilavorati “scaduti” potrebbe creare qualche problema...

saluti e buone vacanze (a chi le fa)

alf


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Parole chiave (versione beta)

semilavorato, materia prima, quantita, qualita, confezione, ispezione, prodotto semilavorato, etichetta, prodotto alimentare, data scadenza, preconfezionato, consumatore, legislativo, professionale, imballaggi, prodotto non destinato consumatore, tmc, decreto legislativo 27 gennaio 1992 n 109, prodotto, quantita netta, controllo

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