Pubblicità dei Prodotti Alimentari

TAFF: Talkin´about Food Forum

Sei qui: Legislazione Alimentare --> Pubblicità dei Prodotti Alimentari --> M1993

Attenzione: Stai leggendo una singola dichiarazione, che fa parte di una discussione piu' ampia dal titolo Pubblicità dei Prodotti Alimentari. Se desideri partecipare alla discussione è necessario che tu acceda al Forum, previa registrazione. Per maggiori dettagli puoi consultare la F.A.Q.


Oggetto: Pubblicità dei Prodotti Alimentari
 

Grassi insaturi ed omega-3: ecco i nuovi claims nutrizionali

 Nell'allegato al regolamento (CE) 1924/06, meglio noto come “regolamento claims”, sono elencate le uniche informazioni nutrizionali che è consentito utilizzare nell'etichettatura, presentazione e pubblicità dei prodotti alimentari.

Tale elenco è stato recentemente aggiornato (regolamento (UE) N. 116/2010)con l'inserimento di alcuni claims relativi agli acidi grassi, e precisamente:

a)FONTE DI ACIDI GRASSI OMEGA-3 L'indicazione che un alimento è fonte di acidi grassi omega-3 e ogni altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore sono consentite solo se il prodotto contiene almeno 0,3 g di acido alfa-linolenico per 100 g e per 100 kcal oppure almeno 40 mg della somma di acido eicosapentanoico e acido docosaesaenoico per 100 g e per 100 kcal.

b)RICCO DI ACIDI GRASSI OMEGA-3 L'indicazione che un alimento è ricco di acidi grassi omega-3 e ogni altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore sono consentite solo se il prodotto contiene almeno 0,6 g di acido alfa-linolenico per 100 g e per 100 kcal oppure almeno 80 mg della somma di acido eicosapentanoico e acido docosaesaenoico per 100 g e per 100 kcal.

c)RICCO DI GRASSI MONOINSATURI  L'indicazione che un alimento è ricco di grassi monoinsaturi e ogni altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore sono consentite solo se almeno il 45 % degli acidi grassi presenti nel prodotto derivano dai grassi monoinsaturi e a condizione che i grassi monoinsaturi apportino oltre il 20 % del valore energetico del prodotto.

d)RICCO DI GRASSI POLINSATURI  L'indicazione che un alimento è ricco di grassi polinsaturi e ogni altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore sono consentite solo se almeno il 45 % degli acidi grassi presenti nel prodotto derivano dai grassi polinsaturi e a condizione che i grassi polinsaturi apportino oltre il 20 % del valore energetico del prodotto.

e)RICCO DI GRASSI INSATURI  L'indicazione che un alimento è ricco di grassi insaturi e ogni altra indicazione che può avere lo stesso significato per il consumatore sono consentite solo se almeno il 70 % degli acidi grassi presenti nel prodotto derivano da grassi insaturi e a condizione che i grassi insaturi apportino oltre il 20 % del valore energetico del prodotto.

La ragione di tale aggiornamento è ampiamente illustrata nel Parere EFSA del luglio 2005. In tale Parere, l'Autorità conclude che gli acidi grassi omega-3, i grassi monoinsaturi, i grassi polinsaturi e i grassi insaturi hanno un ruolo importante nella dieta. Poiché alcuni grassi insaturi, quali gli acidi grassi omega-3, sono talvolta consumati a livelli inferiori a quelli raccomandati, le indicazioni nutrizionali che identificano gli alimenti fonte o ricchi di questi nutrienti possono aiutare i consumatori a fare scelte più sane.

Con l'occasione ricordo che:

# Secondo le definizioni inserite nel decreto legislativo n. 77/92 (etichettatura nutrizionale) si intende per:

- acidi grassi saturi: gli acidi grassi che non presentano doppi legami;

- acidi grassi monoinsaturi: gli acidi grassi con un doppio legame cis;

- acidi grassi polinsaturi: gli acidi grassi con doppi legami cis, interrotti da gruppi metilenici;

# L'impiego di una informazione nutrizionale rende obbligatoria la presenza dell'etichetta nutrizionale, la quale, nei casi che stiamo esaminando, dovrà essere:

- nel caso dei claims di cui alle lettere a), b), d):

valore energetico

proteine

carboidrati, di cui:

zuccheri

grassi, di cui:

acidi grassi saturi

acidi grassi polinsaturi

fibre alimentari

sodio

- nel caso del claim di cui alla lettera c):

valore energetico

proteine

carboidrati, di cui:

zuccheri

grassi, di cui:

acidi grassi saturi

acidi grassi monoinsaturi

fibre alimentari

sodio

- nel caso del claim di cui alla lettera e):

valore energetico

proteine

carboidrati, di cui:

zuccheri

grassi, di cui:

acidi grassi saturi

acidi grassi monoinsaturi

acidi grassi polinsaturi

fibre alimentari

sodio

# Infine, è opportuno prestare particolare attenzione alla quantità di prodotto cui i valori dell'etichetta nutrizionale fanno riferimento.

Tali valori devono essere sempre riferiti a 100 g o a 100 ml di prodotto; è, inoltre, possibile  esprimerli anche (ma non solo) per razione, se questa è quantificata sull'etichetta, o per porzione, a condizione che sia indicato il numero di porzioni contenute nella confezione.

Questo aspetto è spesso oggetto di manipolazione da parte dei soliti furbetti: tanto per essere chiari, ecco il testo di una segnalazione che ho recentemente inviato alla rivista ALIMENTA:

Gentile direttore, seguo con interesse le pubblicità dei prodotti alimentari, prestando particolare attenzione alle acrobazie poste in essere per cercare di aggirare le pur chiare disposizioni del regolamento CE 1924/2006. Tra le altre, mi pare particolarmente scorretto ed ingannevole il tentativo di attribuire leggerezza a prodotti che in realtà non lo sono.

Caso emblematico è quello relativo al settore della biscotteria, laddove si vanta il contenuto calorico, riferendolo non già a 100 g bensì al singolo "pezzo". Ad esempio, la frase "Solo 400 calorie in 100 grammi!" non avrebbe alcun effetto, non solo perchè poco attraente, ma anche e soprattutto perchè le condizioni di impiego del claim "solo...calorie" sono le stesse previste per l'analogo "a basso contenuto calorico" (max 40 kcal/100 g). Ma se si scrive (o meglio si strilla negli spot televisivi) "Leggerissimi! Solo 8 calorie per biscotto!" l'effetto è assicurato. Senza contare che fare riferimento non ai 100 g, ma al biscotto, risulta doppiamente ingannevole per il consumatore, in quanto lo induce a raffronti tra quantità non confrontabili tra loro (biscotti di peso diverso).

A mio avviso, però, la cosa più grave di simili astuzie non è tanto il mancato rispetto della normativa, quanto piuttosto l'insulto all'intelligenza del consumatore, unito alla certezza di farla franca. E le Autorità di controllo? Beh, quanto alle sanzioni "effettive, proporzionate e dissuasive" meglio lasciar perdere...




torna alla discussione email print download award

Parole chiave (versione beta)

grassi, acidi grassi, prodotto, consumatore, omega 3, claim, nutrizionale, alimenti, valore energetico, acido, kcal, acidi grassi saturi, legame, carboidrati, etichetta, biscotti, acidi grassi monoinsaturi, zucchero, proteine, acidi grassi polinsaturi, fibra alimentare, calorie, porzione, quantita, pubblicita prodotti alimentari, valori, controllo, legislativo, livello, confezione, sanzioni, parere efsa, peso, nutriente, dieta

Discussioni correlate (versione beta)









IMPORTANTE! Lo Staff di taff.biz non si assume alcuna responsabilità sui contenuti del Forum (discussioni, dichiarazioni, files allegati, e-mails, etc.), in quanto rilasciati autonomamente dagli utenti, che pertanto debbono essere considerati gli unici responsabili delle proprie azioni. Le dichiarazioni rilasciate dagli utenti non sono soggette ad alcuna moderazione; tuttavia lo Staff si riserva il diritto di intervenire eliminando o modificando, qualora lo ritenesse opportuno, i messaggi che, a seguito di controlli saltuari o di segnalazione da parte di altri utenti, venissero giudicati inopportuni per forma e/o contenuti o non rispettanti le regole del Forum.