Sicurezza materiali a contatto: PA-PE (Polyamid-Polyethylen)

TAFF: Talkin´about Food Forum

Sei qui: Packaging Alimentare --> Sicurezza materiali a contatto: PA-PE (Polyamid-Polyethylen)

Se desideri rilasciare nuove dichiarazioni, scaricare files, rispondere direttamente agli autori delle dichiarazioni presenti all'interno di questa discussione, dal titolo Sicurezza materiali a contatto: PA-PE (Polyamid-Polyethylen), occorre effettuare il login, previa registrazione al Forum. Per maggiori dettagli puoi consultare la F.A.Q.

Oggetto:

Cari frequentatori del forum,

mi affaccio in questa sezione perchè vorrei sentire il vostro parere sulla "salubrità" dei materiali di confezionamento di alcuni prodotti alimentari pronti, come per esempio gli hamburgers di tofu. Ho chiesto ad una ditta produttrice di darmi alcune informazioni; mi hanno detto che gli hamburgers vengono confezionati col materiale PA-PE (Polyamid-Polyethylen) e quindi riscaldati in modo da fare una pastorizzazione. Questo materiale non dovrebbe rilasciare ftalati, ma avere questa plasticaccia a contatto col cibo non mi sembra ottimale. Non ho uno straccio di prova però non mi convince. Ho idea che sotto sotto qualcosa possa accadere. Che ne dite?


replyemailprintdownloadaward

Oggetto: Sicurezza materiali a contatto: PA-PE (Polyamid-Polyethylen)
provaprovaprovaprovaprova

Oggetto:

Salve esters, sono uno studente in tecnologie Alimentari,  

premetto che è assolutamente lecito preoccuparsi della migrazione di alcuni additivi delle materie plastiche utilizzate, come i plastificanti e nella fattispecie gli ftalati, ma il mio consiglio è di fidarsi delle indicazioni date dal produttore dell'imballaggio perchè tutta la responsabilità sull'idoneità alimentare dell'imballaggio (sicurezza alimentare) ricade sul produttore stesso o sul produttore della materia prima utilizzata. Inoltre le consiglierei, dopo essersi fatto dare dal produttore dell'imballaggio i dati di migrazione globale e specifica del polimero utilizzato e dei singoli componenti e additivi del polimero, di focalizzare la sua attenzione sull'idoneità funzionale dell'imballaggio, cioè scambi gassosi (CO2, O2, vap acq)  i cui valori devono essre riportati sulla "carta d'identità" dell'imballaggio. a questo punto in base alle caratteristiche del suo alimento, al tipo di conservazione (refrigerazione o surgelazione), al tipo di tecnologia utilizzata (risanamento termico e/o atmosfere modificate), può scegliere il coopolimero più adatto al suo alimento, e valutare cosi la sua shelf-life in determinate condizioni sperimentali. 

Le ricordo che lei non è responsabile dell'idoneità del materiale ma dell'uso che ne fa!

Giovanni Mottolese - Università di Modena e Reggio emilia


replyemailprintdownloadaward



Parole chiave (versione beta)

imballaggi, alimenti, additivi, confezionamento, pastorizzazione, alimentare, materia prima, tecnologie alimentari, conservazione, sicurezza prodotti alimentari, carta, prodotto alimentare, migrazione globale, valori, surgelazione, shelf life, base

Discussioni correlate