Cari colleghi del settore ALIMENTARE, il fenomeno latte crudo credo rimarrà solamente come attività di nicchia. Inoltre è bene precisare come, dal punto di visa legislativo, sia obbligatoria la bollitura, quindi il rischio per la salute come spesso capita resta nelle mani del consumatore. Io non sono un tifoso di questo prodotto, perchè credo che, dopo la bollitura casalinga, se ne trovino in commercio dei migliori sia per caratteristiche organolettiche sia per qualità sanitaria. In ogni caso, ho profondo rispetto di chi apre queste attività perchè da l opportunità al consumatore di poter deicidere quale tipo di latte acquistare. Infine non è vero che i servizi veterinari non controllano, credo che in Emilia Romagna questa attività venga svolta in modo corretto.
Voglio lanciarvi una provocazione, ma perchè in ambito pubblico il tecnologo alimentare non conta nulla? Non sarebbero queste attività, assieme al controllo degli stabilimenti, esercizi commerciali e tanti altre, competenze specifiche per la figura del tecnologioalimentare?
Cosa ne pensate?